EN 340:2003 – EN ISO 13688:2013 | Indumenti di protezione – Requisiti generali.

Vengono disciplinati i requisiti generali per ergonomia, invecchiamento, taglie e marcatura degli indumenti di protezione. I capi devono essere progettati e fabbricati offrendo al portatore il massimo grado di comfort. Le componenti e i materiali utilizzati non devono causare effetti indesiderati all’utilizzatore, quali allergie, irritazioni o lesioni. La gamma di taglie deve essere rappresentativa delle misure del corpo.

EN ISO 20471:2013/A1:2016 | Indumenti di segnalazione ad alta visibilità per uso professionale – Requisiti e metodi di prova.

EN ISO 20471:2013/A1:2016

ndumenti di segnalazione ad alta visibilità per uso professionale – Requisiti e metodi di prova – Ogni indumento alta visibilità è certificato secondo la tabella sottostante, in base alle aree minime di materiale fluorescente che permette maggiore visibilità di giorno e banda retroriflettente della luce artificiale che permette maggiore visibilità di notte.

X: classe dell’area del materiale di fondo e retroriflettente

AREE MINIME DI MATERIALE VISIBILE Classe 3 Classe 2 Classe 1
Materiale di fondo fluorescente (m2) 0,80 m2 0,50 m2 0,14 m2
Materiale retroriflettente (m2) 0,20 m2 0,13 m2 0,10 m2

La norma prevede di abbinare a completo due capi certificati alta visibilità in modo tale da raggiungere una classe superiore, alla quale corrisponde un maggiore livello di protezione.

EN 14404:2005 | Dispositivi di Protezione Individuale – protettori delle ginocchia.

La norma specifica i requisiti dei protettori delle ginocchia per l’utilizzo in posizione inginocchiata.

EN 342:2017 – (Recepita da UNI EN 342:2018) | Indumenti per la protezione contro il freddo.

EN 342:2017 - (Recepita da UNI EN 342:2018) Indumenti di protezione - Completi e capi di abbigliamento per la protezione contro il freddo.

Indumenti di protezione – Completi e capi di abbigliamento per la protezione contro il freddo – La normativa specifica i requisiti e i metodi di prova per le prestazioni di tute intere oppure due pezzi determinando la protezione contro gli effetti degli ambienti più freddi di -5°C. Questi effetti comprendono oltre le basse temperature e la velocità dell’aria anche l’umidità. Le imbottiture e i particolari tecnici permettono al capo di traspirare e allo stesso tempo di mantenere al caldo chi lo utilizza.

Y(B): Icler in (m2K/W) Isolamento termico misurato su manichino mobile con sottoindumenti B
AP: Classe di permeabilità all’aria (classe da 1 a 3)
WP: Resistenza alla penetrazione d’acqua (facoltativo, se l’indumento non è stato sottoposto al test la relativa marcatura sarà contrassegnata con X)

AREE MINIME DI MATERIALE VISIBILE Indumenti di classe 3 Indumenti di classe 2 Indumenti di classe 1
Materiale di fondo fluorescente (m2) 0,80 m2 0,50 m2 0,14 m2
Materiale retroriflettente (m2) 0,20 m2 0,13 m2 0,10 m2

La norma prevede di abbinare a completo due capi certificati alta visibilità in modo tale da raggiungere una classe superiore, alla quale corrisponde un maggiore livello di protezione.

EN 14058:2004 | Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi.

EN 14058:2004 Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi.

Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi – tale norma specifica requisiti e metodi di prova per la prestazione dei singoli capi di abbigliamento per la protezione contro il raffreddamento del corpo in ambienti freddi. Per ambiente freddo si intende un ambiente caratterizzato in genere da una possibile combinazione di umidità e vento a temperature di -5°C e maggiori. I capi d’abbigliamento contro il freddo a temperatura bassa o moderata vengono utilizzati non solo per le attività esterne ma anche per attività interne.
Y: Resistenza termica (Rct)

Y: Classe di permeabilità all’aria (facoltativo)

Y: Classe di resistenza alla penetrazione dell’acqua (facoltativo)

Y: Isolamento termico misurato con un manichino mobile Icler (m2 K/W) (facoltativo)

Y: Isolamento termico misurato con un manichino stazionario Icler (m2 K/W) (facoltativo)
Se l’indumento non è stato sottoposto ad uno dei test facoltativi, il relativo indice sarà contrassegnato con una X.

EN ISO 15797:2004 | Procedimenti di lavaggio e di finitura industriale per la valutazione degli abiti da lavoro.

Procedimento di lavaggio e di finitura industriale per la valutazione degli abiti da lavoro. Norma che specifica le procedure di analisi e apparecchiature che possono essere impegnate nella valutazione di abiti da lavoro in cotone, poliestere/cotone e mischie invertite destinate al lavaggio industriale.

EN 343 | Indumenti di protezione – protezione contro la pioggia

EN 343 Indumenti di protezione - protezione contro la pioggia

X: classe di impermeabilità del capo
(classe da 1 a 4)

Y: classe di traspirabilità del capo
(classe da 1 a 4)

EN 343 2003 Indumenti di protezione - protezione contro la pioggia

X: classe di impermeabilità del capo
(classe da 1 a 3)

Y: classe di traspirabilità del capo
(classe da 1 a 3)

EN ISO 11612:2008 | Indumenti di protezione – protezione contro fiamma e calore.

EN ISO 11612:2008 Indumenti di protezione - protezione contro fiamma e calore.

La normativa che specifica la prestazione degli indumenti progettati per proteggere tutto il corpo dal calore e dalle fiamme. Specifica i requisiti per tute intere e completi formati da due pezzi, attraverso l’utilizzo di materiali specifici e dettegli definiti da progettazione per garantire un livello di prestazione rispondente alla norma e disciplinati da diversi valori resistenti al calore. Il capo può essere conforme anche se non presenta valori di riferimento da B a W.

A: propagazione della fiamma
B: calore convettivo (classe 1-3)
C: calore radiante (classe 1-4)
D: schizzi di alluminio fuso (classe 1-3)
E: schizzi di acciaio fuso (classe 1-3)
F: calore da contatto (classe 1-3)
W: resistenza alla penetrazione di acqua (classe 1-3)

EN 343 2003 Indumenti di protezione - protezione contro la pioggia

X: classe di impermeabilità del capo
(classe da 1 a 3)

Y: classe di traspirabilità del capo
(classe da 1 a 3)

EN ISO 14116:2015 | Requisiti prestazionali dei materiali.

EN ISO 14116:2015 Requisiti prestazionali dei materiali.

Questa normativa specifica i requisiti dei materiali, degli assemblaggi e degli indumenti di protezione a propagazione di fiamma limitata allo scopo di ridurre la possibilità che un indumento bruci, rappresentando esso stesso un pericolo.

A: propagazione della fiamma
B: calore convettivo (classe 1-3)
C: calore radiante (classe 1-4)
D: schizzi di alluminio fuso (classe 1-3)
E: schizzi di acciaio fuso (classe 1-3)
F: calore da contatto (classe 1-3)
W: resistenza alla penetrazione di acqua (classe 1-3)

INDICE INDICE INDICE PROPRIETA’ REQUISITO
1 2 3
x x x Propagazione fiamma Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma deve raggiungere il bordo superiore o verticale
x x x Residui infiammanti Nessun provino deve generare residui infiammati
x x x Incandescenza residua Nessuna incandescenza residua, dopo la cessazione delle fiamme, deve propagarsi dalla zona carbonizzata a quella intatta
x x Formazione di fori Nessun provino deve presentare la formazione di un foro
x Combustione residua La durata della combustione residua di ogni singolo provino non deve essere maggiore di 2 s

EN ISO 11611:2007 | Indumenti di protezione – protezione per saldature e procedimenti connessi.

EN ISO 11611:2007 Indumenti di protezione - protezione per saldature e procedimenti connessi

Normativa che specifica prestazione e requisiti minimi di sicurezza degli indumenti progettati per proteggere il corpo da scintille, schizzi di metallo fuso e gocce prodotte durante saldature e procedimenti connessi.

Classe 1: Tecniche di saldatura manuale con lieve formazione di schizzi e gocce
Classe 2: Tecniche di saldatura manuale con forte formazione di schizzi e gocce
A1 o A2: Propagazione della fiamma

INDICE INDICE INDICE PROPRIETA’ REQUISITO
1 2 3
x x x Propagazione fiamma Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma deve raggiungere il bordo superiore o verticale
x x x Residui infiammanti Nessun provino deve generare residui infiammati
x x x Incandescenza residua Nessuna incandescenza residua, dopo la cessazione delle fiamme, deve propagarsi dalla zona carbonizzata a quella intatta
x x Formazione di fori Nessun provino deve presentare la formazione di un foro
x Combustione residua La durata della combustione residua di ogni singolo provino non deve essere maggiore di 2 s

CEI EN 61482-1-2:2008 | Indumenti di protezione – protezione contro i rischi termici di un arco elettrico.

CEI EN 61482-1-2:2008 Indumenti di protezione - protezione contro i rischi termici di un arco elettrico.

La normativa specifica la prestazione degli indumenti progettati per proteggere tutto il corpo contro i rischi termici di un arco elettrico dovuto a cortocircuito accidentale e inaspettato di impianti elettrici. Nel metodo 1-2 camera di prova con arco elettrico e forzato la prova viene effettuata secondo 2 classi in base alla corrente del cortocircuito presunta.
Tensione di prova 400 V c.a.Durate dell’arco 500 ms

Classe 1: il capo garantisce il minimo livello di protezione dall’arco termico. Corrente di prova 4 KA
Classe 2: il capo garantisce il più alto livello di protezione dall’arco termico. Corrente di prova 7 KA

INDICE INDICE INDICE PROPRIETA’ REQUISITO
1 2 3
x x x Propagazione fiamma Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma deve raggiungere il bordo superiore o verticale
x x x Residui infiammanti Nessun provino deve generare residui infiammati
x x x Incandescenza residua Nessuna incandescenza residua, dopo la cessazione delle fiamme, deve propagarsi dalla zona carbonizzata a quella intatta
x x Formazione di fori Nessun provino deve presentare la formazione di un foro
x Combustione residua La durata della combustione residua di ogni singolo provino non deve essere maggiore di 2 s

EN 1149-5:2008 | Indumenti di protezione – protezione contro le cariche elettrostatiche.

EN 1149-5:2008 Indumenti di protezione - protezione contro le cariche elettrostatiche.

La norma specifica i requisiti del materiale e di progettazione per indumenti di protezione che dissipano le caratteristiche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare le scariche che possono innescare incendi. Indumento protettivo contro le cariche elettrostatiche.

EU 1999/92/CE – ATEX (ATmospheres EXplosibles)| Misure per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive.

Direttiva EU 1999/92/CE - ATEX (ATmospheres EXplosibles)

Tale direttiva prescrive le misure per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive. I capi devono soddisfare tutti i requisiti inerenti ai materiali e alla progettazione richiesti dalla norma UNI EN 1149-5 – indumenti con proprietà elettrostatiche) evitando che le scariche elettrostatiche inneschino incendi, quindi rendendo il capo idoneo all’utilizzo negli ambienti ATEX.

EN 381-5:1995 | Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili – Requisiti per protettori delle gambe.

EN 381-5:1995 Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Requisiti per protettori delle gambe.

indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili – requisiti per protettori delle gambe – norma europea che definisce i tipi e specifica i requisiti relativi ai protettori delle gambe che offrono protezione contro taglio da seghe a catena portatili.
Classe 0: 16 m/s
Classe 1: 20 m/s
Classe 2: 24 m/s
Classe 3: 28 m/s

EN 381-5:1995 | Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili – Requisiti per protettori delle gambe.

EN 381-11:2002 Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili - Requisiti per protettori per la parte superiore del corpo.

Indumenti di protezione per utilizzatori di seghe a catena portatili – requisiti per protettori della parte superiore del corpo – norma europea che definisce i requisiti per la protezione della parte superiore del corpo contro il taglio da sega a catena portatile.
CLASSE 0: 16 m/s
CLASSE 1: 20 m/s
CLASSE 2: 24 m/s
CLASSE 3: 28 m/s

EN 13034:2005+A1:2009 | Indumenti di protezione – protezione contro gli agenti chimici liquidi.

EN 13034:2005+A1:2009 Indumenti di protezione - protezione contro gli agenti chimici liquidi.

Indumenti di protezione – protezione contro gli agenti chimici liquidi – normativa che specifica la prestazione e i requisiti minimi di sicurezza degli indumenti progettati per offrire una protezione limitata contro gli agenti chimici liquidi.
A1: resistenza alla penetrazione

EN 14605:2005+A1:2009 | Indumenti di protezione contro agenti chimici

EN 14605:2005+A1:2009 Indumenti di protezione contro agenti chimici

Indumenti di protezione contro agenti chimici – la normativa specifica i requisiti minimi per gli indumenti a tenuta del liquido – tipo 3 – o tenuta di spruzzi – tipo 4. Rispetto agli indumenti di tipo 6 – protezione da schizzi liquidi – questa norma considera la possibilità che l’operatore, soprattutto nei casi di emergenza, venga a contatto con il contaminante per un tempo prolungato in una quantità notevolmente superiore (test di permeazione).

EN ISO 13982-1:2004 +A1:2010 | Indumenti di protezione per l’utilizzo contro particelle solide.

EN ISO 13982-1:2004 +A1:2010 Indumenti di protezione per l’utilizzo contro particelle solide

Indumenti di protezione per l’utilizzo contro particelle solide – la norma specifica i requisiti minimi per indumenti di protezione contro prodotti chimici resistenti alla penetrazione di particelle solide disperse nell’aria – tipo 5.

EN 14126:2003 | Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi.

EN 14126:2003 Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi.

Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi – indumenti che provvedono alla protezione del corpo in ambienti ove la valutazione dei rischi evidenzia la presenza e la possibilità di contatto della pelle con agenti biologici pericolosi quali batteri, virus, funghi…

EN 1073-2:2002 | Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva.

EN 1073-2:2002 Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva.

indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva – la norma specifica i requisiti e i metodi di prova per gli indumenti di protezione non ventilati che proteggono il portatore dalla contaminazione radioattiva sotto forma di particelle. Viene rilevato il fattore di protezione nominale – 100 TILA – dove TILA indica la perdita totale di tenuta verso l’interno, ovvero, fornito in percentuale, il rapporto tra le concentrazioni delle particelle all’interno dell’indumento e quelle all’interno della camera di prova. In base al valore ricavato verrà determinata la classe di protezione.

Classe Valore medio della perdita di tenuta verso l’interno nell’indumento in 3 posizioni e durante tutte le attività (TILA) Fattore di protezione nominale 100/TILA
3 0,2 500
2 2 50
1 20 5

TP TC 019/2011

TP TC 019/2011 – regolamento tecnico sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuale posti in circolazione nel territorio dell’unione doganale euroasiatica

Regolamento tecnico sulla sicurezza dei dispositivi di protezione individuale posti in circolazione nel territorio dell’unione doganale euroasiatica.

Classe Valore medio della perdita di tenuta verso l’interno nell’indumento in 3 posizioni e durante tutte le attività (TILA) Fattore di protezione nominale 100/TILA
3 0,2 500
2 2 50
1 20 5

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